Il Genoa torna a sorridere (2-0) sfruttando un'incredibile serie di errori dell'Udinese, che spalanca un'autostrada al grifone verso i tre punti. Gara condizionata dall'espulsione di Tourè al 3', per un fallo da ultimo uomo. Per i friulani è la settima sconfitta nelle ultime dieci gare, da quando cioè erano soli in vetta con 10 punti.
All'inizio è storica rivoluzione in casa Udinese: dopo svariati anni di difesa a 3, Runjaic rompe il tabù e schiera quella a 4, anche per tamponare l'assenza dello squalificato Bijol. In avanti, capitan Thauvin chiamato a ispirare il doppio centravanti pesante Lucca-Davis.
Viera risponde con il tridente agile formato da Miretti, Zanoli e Pinamonti. Per Balotelli, l'inizio è ancora in panchina. Il match cambia dopo soli 120 secondi perché Tourè paga i suoi 206 centimetri di altezza e la lentezza nel breve: sbaglia un retropassaggio e rifila una manata per fermare Zanoli lanciato verso Okoye. Rosso diretto per aver impedito una chiara occasione da rete.
Sulla punizione dal limite, Pinamonti cerca di sorprendere Okoye sul suo palo, ma il portiere nigeriano respinge in tuffo. Il tecnico tedesco dei friulani, nonostante l'inferiorità numerica, a sorpresa non rinuncia al tridente - arretrando Karlstrom al centro della difesa - e così per l'Udinese inizia una gara di sofferenza: nei primi 13' il possesso dei bianconeri è appena oltre il 10%. E, infatti, dopo aver fatto girare la palla da una parte all'altra del campo, il Genoa trova la rete. Badelj lascia partire una conclusione su cui Thorsby tocca per Pinamonti, che insacca da due passi dopo una interminabile revisione al Var per valutare la posizione del bomber di scuola Inter.
L'Udinese è in bambola e Ehizibue fa un altro regalo di Natale anticipato: con un secondo retropassaggio sciagurato consegna a Thorsby la sfera. Il norvegese salta con una finta Okoye e cerca di depositare in fondo al sacco, ma Giannetti in scivolata miracolosa evita il raddoppio. Nell'intervallo Runjaic torna sui suoi passi: inserisce Ebosse e Kristensen in difesa spostando Zemura a destra: i sacrificati sono Ehizibue e Lucca, lasciando a Thauvin il compito di provare a sostenere Davis.
Il giro palla del Genoa è lentissimo: i liguri hanno paura di sbilanciarsi e offrirsi al contropiede e i padroni di casa di sbilanciarsi, così per 23' non accade nulla. Fino a che Zanoli si accende sulla destra, lascia sul posto Ebosse e arriva quasi sul fondo, lasciando partire un cross che tocca il piede di Giannetti e si insacca alle spalle di Okoye. Alla mezz'ora arriva anche il turno di Balotelli accolto dai tifosi genoani con un boato. Ma la gara è finita da un pezzo. E a Udine si sentono i primi fischi di stagione: ora bisogna guardarsi le spalle.
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