A oltre quattro anni dalla
sentenza di assoluzione in primo grado per tutti gli imputati
nella vicenda giudiziaria legata ai puntellamenti post-sisma,
conosciuta come 'Do ut des', la Corte d'appello dell'Aquila ha
respinto il ricorso avanzato dalla Procura nel 2020.
L'inchiesta, nel 2014, riportò L'Aquila e la ricostruzione
post-terremoto sulle pagine dei giornali di tutto il mondo. La
vicenda vedeva coinvolti anche l'ex vice sindaco Roberto Riga
insieme agli allora assessori comunali Pierluigi Tancredi e
Vladimiro Placidi. L'accusa ipotizzava un sistema corruttivo
sulla messa in sicurezza di due palazzi del centro storico, un
edificio su via Accursio e Palazzo Carli. Riga lasciò l'incarico
nella giunta guidata da Massimo Cialente.
A luglio del 2020 tutti gli imputati sono stati assolti con
formula piena "perché il fatto non sussiste". La procura, su
richiesta del Pm David Mancini, aveva comunque avanzato ricorso.
Questo pomeriggio i giudici della Corte d'appello hanno
stabilito l'inammissibilità del ricorso per importanti errori
procedurali, confermando di fatto la sentenza di primo grado.
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