Una collezione dimenticata proprio
nella città capitale dei pastori: dal 2 all' 8 dicembre a
Napoli c'è la possibilità di scoprire il piccolo mistero di
famiglia di Villa Donato: è il presepe dei Baroni di Donato di
Sant'Eframo vecchio, con statuette del 600 e del 700. Tra gli
artisti delle miniature vi sono Gori, Sanmartino, Mosca,
Schettino, ed altri ancora, che, con il loro genio, il loro
gusto, la grande creatività hanno arricchito le scene dei
presepi con oggetti e dettagli, tutti ben conservati ed ancora
originali.
Il sito settecentesco ha custodito negli anni gran parte di
questi manufatti ed è stato scenario di allestimenti importanti
da metà '800 e da tardo '900, poi l'oblio. Ricerche storiche,
principalmente presso l'Archivio di Stato di Napoli sono state
condotte da Rossana Di Poce. L'esposizione in gestazione da più
di un anno è realizzata grazie al contributo di Fondazione Banco
di Napoli, Regione Campania. I pastori sono appartenuti ai
Baroni di Donato è anche occasione per ricordare la nascita, un
secolo fa, di Antonio de Mennato, erede dei Baroni di Donato, al
quale la collezione stessa fu stata affidata, ma anche la
chiusura della Villa, 50 anni fa, dopo la scomparsa di Maria de
Mennato, figlia dell'ultima Baronessa di Donato. L'allestimento
è curato dall'artista contemporaneo Marco Abbamondi, nei saloni
della Villa, un casino di caccia affrescato, risalente all'
epoca di Carlo III di Borbone e Ferdinando IV.
Nel presepe sono raffigurati i dignitosi abitanti della
campagna, cani, i tacchini, gli asini e i ronzini in scene di
vita vissuta a Sant'Eframo da inizio '700 ai giorni nostri. Si
scoprono così usi, costumi, abitudini di un quartiere
dall'indole agraria ma confinante con Capodimonte, area amata
dai sovrani. Emergono personaggi esotici, dalla forte
caratterizzazione orientale, e poi le professioni, e tra queste
spiccano i musici, con varietà di strumenti e di posture.
Pubblicato un volume da Rogiosi Editore. Tutte le attività
(visite guidate, conferenze, iniziative didattiche), sono ad
ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, biglietto
richiesto solo per il concerto di lunedì 2 dicembre, al
clavicembalo Mario Sollazzo.
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