Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha violato la costituzione dichiarando la legge marziale nel tentativo di eludere un'inchiesta nei suoi confronti.
Lo si legge nella mozione di impeachment presentata dai partiti dell'opposizione. Yoon "ha violato gravemente e ampiamente la Costituzione e la legge", afferma la mozione, aggiungendo che l'imposizione della legge marziale è stata "motivata non da preoccupazioni per la sicurezza nazionale ma dall'intento di eludere le indagini sulle accuse di rilievo penale che coinvolgono il presidente Yoon e la sua famiglia".
Il partito al governo in Corea del Sud ha deciso di opporsi alla mozione di impeachment del presidente Yoon. "Molti legislatori che hanno partecipato a una riunione del partito hanno affermato di aver adottato la posizione di opposizione all'impeachment"
Migliaia di dimostranti sono scesi in strada oggi nella capitale sudcoreana gridando slogan e agitando cartelli per chiedere le dimissioni del presidente dopo aver imposto brevemente la legge marziale e aver fatto sprofondare la Corea del Sud nel caos politico.
La segreteria dell'Assemblea nazionale, il parlamento sudcoreano, ha imposto un divieto totale di ingresso all'edificio "per il personale del ministero della Difesa, delle forze militari e della Guardia dell'Assemblea nazionale, compresi gli ufficiali di polizia, che sono entrati illegalmente nei locali". E' quanto ha affermato oggi il segretario generale Kim Min-ki, in una conferenza stampa. La decisione è maturata in risposta ai circa 280 militari mobilitati ai sensi della legge marziale che hanno fatto irruzione nel Parlamento dopo che il presidente Yoon Suk-yeol ha dichiarato lo stato d'emergenza. Le truppe hanno incontrato difficoltà a raggiungere l'aula a causa delle barricate improvvisate costruite dagli assistenti parlamentari. "Questa è una misura urgente per proteggere la sicurezza i deputati e garantire il funzionamento dell'Assemblea nazionale", ha detto Kim.
Maggioranza e opposizione in Corea del Sud trovano ancora un'inedita unità d'intenti nella richiesta di dimissioni del presidente Yoon Suk-yeol, dopo il caos della legge marziale dichiarata e poi ritirata. Lo riportato i media di Seul.
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