/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Siria, jihadisti sunniti filo-turchi avanzano attorno a Hama

Siria, jihadisti sunniti filo-turchi avanzano attorno a Hama

Una Ong: 'In una settimana 704 morti di cui 110 civili'. L'Onu: 'Oltre 115 mila gli sfollati'

BEIRUT, 04 dicembre 2024, 18:03

di Lorenzo Trombetta

ANSACheck
Hama, Siria © ANSA/EPA

Hama, Siria © ANSA/EPA

L'offensiva dei jihadisti sunniti filo-turchi avanza attorno alla città di Hama e si appresta a entrare in due località chiave: la cristiana Maharde e l'ismailita Salamiye. L'ismailismo è una scuola dello sciismo, forma di Islam invisa ai sunniti. Salamiye è considerata la capitale degli ismailiti in Siria. A tal proposito, i vertici dell'offensiva jihadista hanno diffuso due distinti appelli ai cristiani di Maharde e agli ismailiti di Salamiye assicurando che i combattenti contro i governativi intendono proteggere i civili e le loro proprietà, intimando però loro di non schierarsi con le forze di Damasco.

Abu Muhammad Jolani, leader dell'offensiva jihadista su Aleppo, Hama e il nord della Siria, è apparso in buona forma all'ingresso della cittadella di Aleppo, smentendo così notizie dei giorni scorsi della sua uccisione in un raid aereo dei governativi su Idlib.

I combattimenti nel nord della Siria hanno provocato oltre 704 morti dall'inizio dell'offensiva dei gruppi ribelli contro le forze governative il 27 novembre. Lo ha annunciato l'Osservatorio siriano per i diritti umani. "Il bilancio delle vittime è salito a 704", ha dichiarato l'ong precisando che si tratta di 361 combattenti della coalizione ribelle guidata da islamisti, 233 soldati e combattenti filo-governativi e 110 civili.

Più di 115.000 persone sono state costrette a sfollare nelle province siriane di Idlib e Aleppo dopo l'inizio dell'offensiva dei ribelli. Lo denuncia l'Onu. "È passata una settimana da quando il conflitto si è intensificato in Siria. Più di 115.000 persone sono sfollate a Idlib e nel nord di Aleppo", ha detto David Carden, vice coordinatore umanitario regionale delle Nazioni Unite per la crisi in Siria, dopo una visita a Idlib.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza