"Stamattina, a seguito delle dimissioni di ieri dell'amministratore delegato di Stellantis, ho inviato una lettera di richiesta di audizione del presidente Elkann". Lo ha detto Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive della Camera, ospite al programma Start di Sky Tg24. "Credo - ha proseguito - che sia assolutamente necessaria e credo che la richiesta possa essere accettata visto il cambiamento nel Consiglio di amministrazione di Stellantis. È un momento difficile per l'automotive".
Landini, Meloni convochi Stellantis e i sindacati
"Il caso Stellantis conferma la necessità che noi chiediamo da tempo, che la presidenza del Consiglio convochi il gruppo dirigente di Stellantis e i sindacati per discutere su quali politiche industriali e quali investimenti si fanno nel nostro Paese visto che succede ciò che non succedeva dagli anni '50, ovvero quest'anno si produrranno negli stabilimenti italiani poco più di 300 mila auto contro una capacità produttiva di quasi un milione e mezzo. Numeri che dicono che è necessario avere chiaro che investimenti si fanno e che modelli si realizzano". Lo ha detto a Lecce il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Opposizioni, Elkann riferisca subito in Parlamento
"Neanche un mese fa, John Elkann ha declinato l'invito della Commissione Attività Produttive della Camera a riferire sui piani di Stellantis per l'Italia, affermando di riporre piena fiducia nelle dichiarazioni rese in audizione parlamentare dall'allora amministratore delegato Carlos Tavares. Tuttavia, il recente accoglimento delle dimissioni di Tavares da parte del Consiglio d'amministrazione di Stellantis, motivate da profonde divergenze strategiche, solleva interrogativi urgenti e gravi: quella fiducia era fasulla fin dall'inizio o è venuta meno con il tempo? In entrambi i casi, si rende indispensabile un confronto immediato". Lo affermano, in una nota congiunta, i capigruppo delle opposizioni in Commissione Attività Produttive della Camera, Vinicio Peluffo (Pd), Emma Pavanelli (M5s), Francesca Ghirra (Avs) e Fabrizio Benzoni (Azione), che hanno chiesto formalmente alla presidenza della Commissione di attivarsi per calendarizzare con urgenza l'audizione di Elkann. "Il settore automotive - aggiungono - già segnato da una crisi profonda, non può permettersi di perdere altro tempo.
Le decisioni strategiche di Stellantis, come il ridimensionamento degli stabilimenti italiani, hanno ricadute pesantissime sull'occupazione e sulla competitività industriale del nostro Paese. Di fronte a questa situazione, Elkann non può sottrarsi: deve venire a riferire in Parlamento per chiarire quali siano i reali piani del gruppo e quali azioni intenda intraprendere per tutelare l'Italia. Chiediamo inoltre al governo di agire con tempestività per garantire la salvaguardia degli interessi nazionali in un settore che rappresenta una colonna portante della nostra economia".
Pd, Elkann in Parlamento e governo intervenga
"Rinnoviamo la richiesta avanzata ieri, associandoci alle dichiarazioni dei colleghi deputati, che il presidente di Stellantis John Elkann venga al più presto in Parlamento, nelle Commissioni Attività produttive di Camera e Senato, per chiarire quali scenari si aprono con le dimissioni dell'ad Tavares, nel quale la dirigenza aveva dichiarato, non più di dieci giorni fa, di riporre piena fiducia. Il futuro di Stellantis e dell'Automotive in Italia è di fondamentale importanza per lo sviluppo industriale del Paese e per le ricadute occupazionali. E' chiaramente necessario voltare pagina e tutti devono fare la propria parte, certamente l'azienda mettendo in campo un piano industriale adeguato, ma anche il governo ripensando, in sede di discussione della manovra di Bilancio 2025, agli strumenti che ha appena definanziato, come il fondo per la transizione dell'Automotive. E' urgente un confronto nella sede parlamentare sul futuro di Stellantis e di tutto il settore". Lo dicono in una nota i senatori Antonio Misiani, responsabile nazionale Economia del Pd e Andrea Martella, senatore della Commissione Attività produttive.
Conte, ora Elkann si assuma la responsabilità coi soci
"È una crisi industriale ormai già evidente. Tavares quando è venuto in commissione non aveva nessun progetto, nessuna idea e per questo l'abbiamo attaccato. Io personalmente l'ho attaccato duramente perché è venuto a dirci che non aveva nessun briciolo di garanzie per il futuro occupazionale per il futuro di un piano industriale". Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte a Pomigliano d'Arco (Napoli), dove ha portato la propria solidarietà ai lavoratori Trasnova in presidio ai cancelli dello stabilimento Stellantis. "Questa è una crisi forte - ha proseguito - le sue dimissioni, ovviamente ben liquidate con 100 milioni come stiamo leggendo, non ci meravigliano perché ormai era evidente che quella era la strada, la strada dei guadagni personali e non di un piano serio di responsabilità anche sociale per l'azienda che gestisci. Adesso questa potrebbe essere una crisi così conclamata che addirittura potrebbe essere un'opportunità quindi chiediamo ad Elkann di assumersi la responsabilità diretta con gli altri soci per venire a sedersi con con il governo italiano, con la politica anche a livello europeo per cercare di portare e costruire un piano industriale serio che dia sicurezza e futuro all'automotive".
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