Nei mesi di luglio e di agosto 2024
le presenze nelle strutture ricettive del Trentino sono
aumentate di circa 200.000 turisti rispetto allo stesso periodo
del 2023. Sono state poco meno di 7 milioni (6.972.618), in
aumento dell'1% anche rispetto al 2019. È stato marcato in
particolare l'aumento di alcune clientele internazionali. A
crescere, poi, è stato soprattutto il turismo in montagna,
mentre sono rimaste stabili le presenze nelle città. I dati sono
stati forniti dall'assessore provinciale al turismo Roberto
Failoni, che nell'ambito del Tavolo Azzurro ha parlato di "una
stagione estiva molto positiva non solo per i numeri ma anche
per la redditività delle imprese trentine". Il 67% dei
pernottamenti è di turisti italiani, mentre il restante proviene
da Paesi dell'Ue (soprattutto la Germania, con il 13%). La
clientela rimane soddisfatta da accoglienza, attività outdoor,
accesso alle informazioni ed enogastronomia. Le note negative
sono legate a parcheggi, viabilità, trasporto pubblico e
proposte culturali.
"Le prime sensazioni sono poi positive anche per quanto
concerne la stagione invernale. Segno che abbiamo un turismo in
salute, che funziona e crea numeri importanti, ma soprattutto
che crea economia", ha aggiunto Failoni, che ha parlato anche
del percorso che porterà alla riforma della legge sulla
ricettività. "Stiamo lavorando inoltre a una prima bozza della
revisione della legge sulla ricettività e la mia volontà è
quella di confrontarmi con le varie categorie così come avvenuto
con l'approvazione della legge sulla promozione turistica del
2020. La riforma della legge sulla ricettività è una priorità
assoluta, vogliamo arrivare in Consiglio con una proposta entro
la prossima estate".
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