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Vucic su esplosione acquedotto, 'attacco ibrido contro Serbia'

Vucic su esplosione acquedotto, 'attacco ibrido contro Serbia'

'Nessun coinvolgimento di Belgrado'. Usa condannano l'attacco

BELGRADO, 01 dicembre 2024, 17:20

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha nuovamente respinto ogni coinvolgimento di Belgrado nell'esplosione dell'acquedotto avvenuto la sera del 29 novembre nel nord del Kosovo, e ha denunciato quello che ha definito un "grande e duro attacco ibrido" contro la Serbia.
    Parlando in una conferenza stampa trasmessa in diretta tv, Vucic ha accusato il premier kosovaro Albin Kurti e l'intera dirigenza di Pristina di aver puntato immediatamente il dito contro la Serbia, senza voler attendere i risultati di una inchiesta obiettiva su quanto accaduto. Inchiesta alla quale, ha sottolineato, Belgrado intende dare il suo contributo collaborando con tutte le parti, compresi gli inquirenti di Pristina.
    "Siamo assolutamente aperti a una piena collaborazione con Eulex, Kfor, con tutti e su ogni questione", ha affermato il presidente. Ne' Belgrado nè la Serbia - ha aggiunto - hanno alcun collegamento con quanto accaduto nel nord del Kosovo, e sarà l'inchiesta a far luce su quanto accaduto e sui responsabili di tale sabotaggio. Per Vucic le accuse frettolose e senza alcun fondamento di Pristina alla Serbia sono state una "messa in scena a beneficio dell'opinione pubblica internazionale, e anche di quella interna".
    Nel suo intervento dinanzi alla stampa, Vucic ha detto di ritenere che l'attacco all'acquedotto sia stato orchestrato da albanesi (del Kosovo) e forse da singoli serbi che collaborano con (il premier kosovaro) Albin Kurti, anche se Belgrado non ha conferme ufficiali al riguardo. "Se verrà appurato che un qualche serbo abbia avuto un ruolo in tutto ciò, verrà immediatamente arrestato e immediatamente processato. Ma temo che non sarà così", ha detto Vucic. Il presidente, sottolineando come Belgrado non avesse il benchè minimo interesse a mettere in atto un attentato all'acquedotto, che serve anche la popolazione serba locale del nord del Kosovo, ha quindi esposto cinque ragioni che, a suo avviso, hanno indotto Pristina ad accusare la Serbia. La prima è quella di voler imporre lo stazionamento di reparti della Forza di sicurezza del Kosovo nel nord del Paese a maggioranza serba, per decretare una crescente presenza di Pristina nei territori abitati da serbi. La seconda è di danneggiare l'immagine della Serbia e frenare il suo cammino verso l'integrazione nella Ue. Terzo motivo per Vucic sono le prossime elezioni politiche in programma in Kosovo il 9 febbraio, con la volontà di presentare i serbi e il partito Srpska Lista come terroristi che non hanno diritto di partecipare alla vita pubblica e politica del Paese. Un'altra ragione, ha aggiunto, è la volontà del premier Kurti di migliorare la sua immagine e il suo rating di popolarità in calo, mentre l'ultimo motivo per spiegare il comportamento di Pristina è quello di proseguire con la politica di terrore e persecuzione delle comunità serbe in Kosovo, e in particolare al nord.
    Vucic si è poi riferito polemicamente a una dichiarazione del tedesco Michael Roth, capo della commissione esteri del Bundestag, secondo il quale se verrà dimostrata la responsabilità di Belgrado nell'attentato all'acquedotto, ciò comporterà lo stop al negoziato di adesione alla Ue. Le parole di Roth, ha detto Vucic, non sono state una sorpresa dal momento che si tratta a suo dire di un lobbista sostenitore albanesi sin dal 1999 (dal conflitto armato in Kosovo, ndr). "In questo caso sono pienamente d'accordo con il signor Roth. Se verrà dimostrato che Belgrado è responsabile, vi chiedo di interrompere il nostro cammino europeo", ha detto il presidente serbo.
    Gli Usa hanno condannato l'attacco alle infrastrutture idriche del Kosovo. "Condanniamo l'attacco del 29 novembre alle forniture idriche del Kosovo", ha scritto il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller su X. "Sosterremo gli sforzi per trovare e punire i responsabili e apprezzeremo tutte le offerte di supporto a tale sforzo", ha aggiunto.
   

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