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Corteo Pro Palestina a Roma, mani di Meloni e ministri insanguinate

Corteo Pro Palestina a Roma, mani di Meloni e ministri insanguinate

In migliaia sfilano nella Capitale, lanciati petardi e fumogeni contro la polizia. Tajani e Salvini: inaccettabile

ROMA, 30 novembre 2024, 19:45

di Maria Elena Marsico

ANSACheck
Manifestazione Pro Pal a Roma,  'Intifada fino alla vittoria ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Manifestazione Pro Pal a Roma, 'Intifada fino alla vittoria ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

In migliaia per le strade di Roma al grido 'Palestina libera'. Movimenti Pro Pal, organizzazioni studentesche, sigle sindacali in un corteo unitario per dire 'stop al genocidio e al massacro in Libano'.

La manifestazione nazionale ha attraversato le strade della Capitale partendo da piazza Vittorio Emanuele per poi raggiungere piazzale Ostinese. Moltissime le bandiere della Palestina, tanti gli striscioni e i cartelli. Su alcuni comparivano i volti della premier Meloni e dei ministri Valditara e Bernini coperti da macchie di vernice rossa e mani "insanguinate". Su un cartoncino l'immagine di Netanyahu dietro sbarre rosse. "Criminale contro l'umanità. Arresto subito".

Tra i manifestanti una donna reggeva un fagotto avvolto in un lenzuolo sporco di vernice rossa, a simboleggiare il cadavere di un bambino morto a Gaza. "Questo figlio nostro è stato vittima di genocidio", la scritta su un cartoncino. Gli unici momenti di tensione si sono vissuti quando il corteo è transitato davanti alla sede della Fao. Alcuni fumogeni e petardi sono stati lanciati da un gruppo di incappucciati contro il cordone di forze dell'ordine in presidio davanti alla sede dell'organizzazione delle Nazioni Unite.

Una bandiera della Palestina è stata lasciata proprio davanti al palazzo in viale delle Terme di Caracalla mentre tra la folla facevano capolino anche i vessilli di Hamas e Hezbollah. Presa di mira anche la filiale di banca che è stata imbrattata con della vernice. "

Incidenti anche oggi a Roma con dei cretini che blaterando di pace e, attaccando me e governo, lanciano petardi, fumogeni e sassi contro le forze dell'ordine", afferma il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini in una diretta sui social media. "Ho letto - ha aggiunto Salvini - che a Roma hanno assaltato un supermercato in via Labicana. Ma cosa centra con la pace nel mondo? Galera e multa".

"Solidarietà agli agenti coinvolti. Dopo Torino anche a Roma le forze dell'ordine vengono aggredite dai manifestanti per la Palestina. Fumogeni e petardi contro la polizia di Stato. Imbrattate vetrine con simboli anarchici. Inaccettabile violenza durante un corteo per la pace", commenta su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Da parte sua il presidente della comunità palestinese, Yousef Salman, tra gli organizzatori della manifestazione nazionale ha spiegato: "Noi abbiamo lavorato per l'unità dei palestinesi in Italia ma anche insieme a tutte le realtà italiane che sono oggi scese in piazza con noi per urlare contro questo continuo genocidio e questa politica criminale dei governanti di estrema destra israeliani, perché questo continuo genocidio deve essere bloccato, fermato. Il popolo palestinese non può non avere il suo diritto all'autodeterminazione, a vivere sotto il sole come tutti gli altri popoli del mondo".

Il corteo, secondo gli organizzatori, ha visto la partecipazione di 30mila persone anche se il bilancio delle forze dell'ordine si ferma a 10mila presenze. Due i comizi conclusivi a piazzale Ostiense: uno dell'Associazione Palestinesi d'Italia (Api), comunità palestinese e Movimento Studenti Palestinesi in Italia e l'altro a cui hanno preso la parola i rappresentanti dei Giovani Palestinesi d'Italia (Gpi) e Unione Democratica Arabo-Palestinese (Udap). Ai lati opposti della piazza in modo pacifico.

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