La Corte dei Conti ha condannato
il 67enne medico di base e ginecologo Mauro Passarini,
originario di Bologna ma da tempo residente a Marina di Ravenna,
per i danni patrimoniali e di immagine arrecati alla Ausl
Romagna per decine di falsi vaccini anti covid-19. Dovrà pagare
- secondo quanto riportato dal Resto del Carlino - 8.561 euro
che si andranno a sommare ai 16 mila che lui aveva già versato
spontaneamente e che l'Ausl aveva accettato a titolo di acconto.
Per la vicenda, l'uomo il 15 dicembre 2022 aveva patteggiato
due anni di reclusione per peculato e falso. E più di recente si
era visto negare dal giudice civile la possibilità di rientrare
nella convenzione con l' Ausl. La Procura erariale aveva chiesto
circa 35 mila euro tra ministero della Sanità (20.561 euro) e
Ausl Romagna (15 mila euro).
Secondo le indagini della polizia ravennate, tra agosto 2021
e sino alla data del suo arresto avvenuto il 6 novembre dello
stesso anno, in qualità di medico vaccinatore, Padsarini aveva
attestato falsamente l'inoculazione del vaccino a 294 pazienti
(226 residenti nel comune di Ravenna, di cui 166 suoi assistiti,
e 68 da altri comuni) inserendo i dati dell'avvenuta
vaccinazione nel telematico del ministero della Salute con
conseguente riconoscimento del greenpass. In quello stesso
periodo aveva ritirato dalla farmacia dell'ospedale di Ravenna
37 fiale di vaccino Pfizer pari a circa 222 dosi; di queste
fiale, 13 erano state recuperate dalla squadra Mobile
all'interno del suo studio: inutilizzabili insomma perché non
adeguatamente conservate in congelatore.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA