Per sostenere gli anziani che
percepiscono una pensione bassa, la Provincia sta lavorando a
una prestazione integrativa. Una prima proposta prevede che ne
abbiano diritto i pensionati, i beneficiari di prestazioni
sociali e i pensionati per invalidità di 65 anni e oltre con un
ISEE inferiore a 20.000 euro e un importo lordo massimo
inferiore a 1.000 euro. Sarebbe previsto un contributo annuale,
con il quale tutti i beneficiari avrebbero accesso a un importo
mensile di 1.000 euro lordi. Il quadro giuridico per questo sarà
definito nella legge di bilancio 2025. Il presidente della
Provincia Arno Kompatscher e l'assessora alla Coesione sociale
Rosmarie Pamer concordano sul fatto che l'obiettivo è quello di
introdurre un sussidio che raggiunga gli anziani che attualmente
faticano ad arrivare a fine mese.
Oggi pomeriggio, insieme al segretario generale Eros
Magnago, alla direttrice di Dipartimento Michela Morandini, alla
direttrice dell'Ufficio competente Brigitte Waldner e al
direttore dell'Asse Eugenio Bizzotto, hanno presentato il
progetto ai rappresentanti dei sindacati, dei patronati e dei
Centri di assistenza fiscale (Caf).
I partecipanti hanno fatto diversi suggerimenti, per cui i
dettagli tecnici della prestazione e la sua implementazione
saranno ora elaborati da un gruppo di lavoro. Questo dovrebbe
comprendere rappresentanti dei patronati e dei Caf, dell'Inps e
della Provincia. "Siamo consapevoli che abbiamo bisogno di una
misura che ci permetta di agire rapidamente. Questo sarà
sicuramente attuato", ha sottolineato il presidente Kompatscher
durante l'incontro. Anche per l'assessora alla Coesione sociale
Pamer si tratta di un'importante misura di sostegno: "Abbiamo il
dovere sociale di sostenere soprattutto gli anziani. Insieme ai
patronati e al Caf, stiamo lavorando per garantire che questo
servizio raggiunga le persone in modo tempestivo e diretto".
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