"I miei rapporti con il commissario e
Palazzo Chigi sono impeccabili. Palazzo Chigi, rispetto alle mie
attività, ha sempre dato una mano precisa. Non ho mai avuto la
percezione di qualcuno che ostacola". Lo ha detto il
coordinatore dei Servizi di accoglienza e assistenza del
Giubileo Agostino Miozzo, in audizione in commissione capitolina
Giubileo, presieduta da Dario Nanni, replicando alle
osservazioni dei consiglieri capitolini. "Non vedo ostacoli di
carattere politico - ha aggiunto - non è nell'interesse di
nessuno che qualcosa non vada bene. Per il momento, pur tra
innumerevoli difficoltà, le cose stanno funzionando".
Miozzo ha spiegato che, digiuno qual era della macchina
amministrativa romana, all'inizio ha avuto "molte difficoltà a
capire dove stavo e con chi dovevo parlare" ma "devo anche
riconoscere che ho visto tanti funzionari super-preparati che
hanno dato il meglio di sè".
"Noi realizziamo un Giubileo in un contesto che vive tutte le
sue criticità - ha detto ancora - Non risolverà le criticità
storiche ma darà l'opportunità di fare passi in avanti. Non
saranno 160 milioni di fondi giubilari che risolveranno la
sanità romana, lo sappiamo tutti, ma un passo in avanti per la
dimensione assistenziale della Capitale questo si può fare".
"Le speculazioni non saranno così semplici come in un aumento
di domanda turistica tradizionale. Il popolo del Giubileo è
composto da persone 'normali', non sono polli da spennare, non
sono gli americani o i giapponesi che vediamo arrivare con
l'aereo. Speculazioni comunque ci possono essere, perché se
sotto il sole di agosto vendi una bottiglietta a 5 euro, quello
è un furto. Questi aspetti sono monitorati e c'è un invito a
guardare con attenzione particolare e non cadere nella
speculazione, ma anche a non pensare che a Roma arriva un popolo
di polli da spennare".
"Altro problema che non risolveremo è il B&B incontrollato -
ha proseguito Miozzo - è un problema di carattere generale, più
della metà sono fuori controllo. Però non è un controllo che
posso attivare io, è un macroproblema di tutte le grandi città.
La mobilità è uno dei problemi maggiori che abbiamo. Stiamo
facendo degli studi in particolare su Tor Vergata, dove ci
aspettiamo migliaia di autobus, agli eventi meno impattanti.
Però bastano 500 autobus per mettere in crisi il traffico
romano. Sulla sicurezza ho fatto numerosi incontri con tutte le
autorità diplomatiche - ha detto infine - e tutti hanno chiesto
un aumento della sicurezza, specie nella metro, perché soffrono
che molti dei loro connazionali vengano borseggiati e possano
restare bloccati in Italia perché derubati del passaporto".
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