Tre canzoni scritte da Vincenzo Mollica o meglio 'Tre canzonacce leggere come frescacce', con parole spaesate dello stesso Mollica interpretate da Francesco Morettini e Nartico, autori anche delle musiche insieme a Luca Angelosanti.
La produzione è di Vittorio Ciarrocchi che, spiega Mollica, "ha conservato questi miei testi per sette anni e, con testardaggine e tenacia, oggi presenta questo disco. Sono canzonacce leggere, scacciapensieri che si possono canticchiare anche sovrappensiero", tra dialetto romanaccio e qualche fischio scanzonato.
Tre canzonacce popolari "che vivono nell'ombra e nella penombra", dice in rima. Un disco dedicato da Mollica ad Andrea Pazienza, "a cui sono legato da antica amicizia, un'amicizia - racconta - fatta di poesia, allegria e la giusta malinconia".
"Mi piace iommaginare che il protagonista di queste canzoni sia un personaggio che è un incrocio tra Charlot e Totò , i miei preferiti. Mi piace pensare che si siano fusi insieme per farmi un regalo", racconta il giornalista. "Quando le ho ascoltate mi è tornatato in mente Pazienza che è stato un genio del Novecento e grande amico per l'affetto con cui ha accompagnato la vita della mia famiglia e con cui ci accompagna ancora perchè è ancora da qualche parte che sta disegnando.
Per me Andrea non se ne è mai andato. Mi ha lasciato quella bella risata e dolce maninconia che lo acconpagnava". In copertina due ritratti di Mollica disegnati proprio da Paz con la sua travolgente e dissacrante ironia e l'affettuosa dedica "a quel fetacchione di Vincenzo". "Questo disco - conclude il giornalista - è un bell'inno all'amore, all'amicizia e alla vita che vale la pena di essere vissuta".
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