Cristiano Cremonini "Il teatro
della gente. Da Puccini a Dalla" (Calamaro Edizioni, 2024 -
Pagine 384, Euro 20)
La storia del Teatro Comunale di Bologna come quella di una
grande famiglia: è partito da qui il tenore bolognese e
promotore culturale Cristiano Cremonini, per il secondo capitolo
sul teatro d'opera (e non solo) della sua città. Dopo "Il teatro
della gente. Da Farinelli a Wagner" del 2021, esce ora per
l'editore Calamaro "Il teatro della gente. Da Puccini a Dalla",
un viaggio che inizia proprio dove terminava il primo, dal
compositore Richard Wagner, con la prima bolognese in sala
Bibiena del Tannahuser per arrivare fino ai nostri giorni.
Nel suo stile piacevole, mai accademico, e a tratti ironico,
Cremonini (che le tavole del Comunale le ha calcate anche da
protagonista) incrocia i racconti di personalità di spicco come
Arrigo Boito e Johannes Brahms, Giuseppe Martucci, Giacomo
Puccini e molte altre figure soffermandosi per esempio su
"grandi amori", come quelli tra il bolognese Ottorino Respighi e
sua moglie Elsa e tra il violocellista Giuseppe Alberghini e il
soprano Alice Zeppilli. Non mancano le prime grandi voci del
ventesimo secolo, come i tenori Giuseppe Borgatti, Enrico Caruso
e Alessandro Bonci, e quelle del secondo dopoguerra, come Maria
Callas, Gianni Raimondi, Gigliola Frazzoni, Montserrat Caballé,
Raina Kabaivanska e Mirella Freni. Senza dimenticare due
importanti direttori bolognesi come Francesco Molinari Pradelli
e Carlo Felice Cillario e lo storico incontro tra i mitici
Sergiu Celibidache e Arturo Benedetti Michelangeli, primo passo
di una grande amicizia che li portò sui più importanti
palcoscenici del mondo.
E poi il ricordo dei principali sovrintendenti del Comunale,
Carlo Alberto Cappelli attivo tra gli anni 50 e 60, il
successore Carlo Maria Badini e, dal 1984, Carlo Fontana: questi
ultimi approdati poi al Teatro alla Scala. Il viaggio di
Cremonini non poteva che concludersi col ricordo del
"tenorissimo" Luciano Pavarotti e i suoi esordi bolognesi, e con
un insolito Lucio Dalla "classico", voce recitante e regista di
opere liriche. Il libro verrà presentato al Teatro Comunale di
Bologna il 5 dicembre alle 18 dall'autore e, fra gli altri, dal
baritono Alfonso Antoniozzi, autore della prefazione.
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