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ANSAcom - In collaborazione con CNA - Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa
Meglio fallire che parlare con le mafie e cercare scorciatoie. L'usura è come una tossicodipendenza. Anche solo far entrare un socio di minoranza mafioso, è l'inizio della fine. Nel lungo periodo perderete l'azienda e la libertà. Da soli non ce la si può fare, è importante fare squadra e rivolgersi alle associazioni.
Denunciate. È questo il decalogo salva-imprese che il procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, ha illustrato all'incontro con la Cna.
Le raccomandazioni entrano anche nello specifico di fare attenzione a dove denunciare, rivolgersi a qualcuno che si conosce sul territorio, cercare la persona che ispira fiducia, "uno tosto che ha lavorato tutta la vita". "Se c'è un maresciallo o un ispettore che ha una macchina da 80 mila euro io non andrei da lui a denunciare, a meno che non abbia sposato una moglie ricca", ha aggiunto il magistrato sorridendo.
Il presidente della confederazione dell'artigianato, Dario Costantini, gli aveva chiesto "istruzioni per l'uso, per capire come le imprese possono fare attenzione e non essere coinvolte, magari loro insaputa, in queste dinamiche". L'illegalità in Italia, ha spiegato Costantini, "raggiunge il Pil della Grecia, quasi il Pil del Portogallo" e vale 30 volte il risultato più significativo della storia dell'associazione i 6,3 miliardi di euro ottenuti per l'autoproduzione di energia, nell'ambito della revisione del Pnrr, per Transizione 5.0.
Nell'incontro, presentazione del libro "Il grifone. Come la tecnologia sta cambiando il volto della 'ndrangheta" scritto da Gratteri con Antonio Nicaso, il magistrato ha raccontato la sua esperienza da artigiano, da ragazzino, come aiuto calzolaio e meccanico. Ha rivendicato di "avere una grande manualità" e che questo lo ha aiutato molto nella vita. Per esempio quando ha iniziato a fare il magistrato, nel tribunale civile, e come ex meccanico riconosceva le truffe sugli incidenti stradali guardando le fatture dei pezzi di ricambio.
Al centro dell'incontro è stato anche come le mafie si sono evolute tecnologicamente. Nicaso ha raccontato che "uno dei principali hacker europei, ricercato in tutto il mondo, ha trascorso mesi in Calabria" per stare accanto a una famiglia di 'ndrangheta, estrarre criptovalute e proiettare quella famiglia in una nuova dimensione.
A fronte di questo salto tecnologico della criminalità, le forze dell'ordine "sono indietro". "Stati come Francia, Germania o l'Olanda fino a pochi anni fa erano dietro a noi, spesso ci chiedevano aiuto e venivano nelle nostre scuole per apprendere le nostre tecniche di indagine. Oggi il mondo si è capovolto, oggi - ha osservato Gratteri - siamo noi ad inseguire".
"Da questo incontro emerge la volontà e la scelta di campo della Cna che è per la legalità", ha detto il segretario generale della Cna, Otello Gregorini. "Abbiamo condiviso che il mondo dell'artigianato e della piccola imprese è un fattore positivo in sè - ha aggiunto - perché non ragiona solo in termini di business ma anche di tenuta e di coesione. Quindi siamo impegnati ad andare avanti e rilanciale il Paese".
CNA | Confederazione Nazionale dell'artigianato e della Piccola e Media Impresa
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